13 giugno 1993 – S. Antonio
Antonio, figlio mio amato,
oggi è il tuo onomastico. Vorrei esserti vicino, ti vorrei qui, vicino a me, stretto a me e, guardandoti negli occhi, dirti che ti voglio bene ed augurarti le cose più belle che la vita può offrire.
Ma invece siamo lontani. Io sono triste per questa lontananza e, purtroppo, lo sei anche tu. Ciò aumenta la mia tristezza. Non posso trovare neppure conforto nel darmi la colpa di ciò. Perché io non ho colpa alcuna. Io sono qui rinchiuso ingiustamente, perché non mi sono reso responsabile di nulla che, secondo la legge degli uomini, è condannabile. Tu dovrai esserne sempre sicuro. Non dovrai mai avere alcun dubbio. Io non so se avrò il tempo e la possibilità di dimostrarlo e di provarlo in modo inconfutabile a tutti, ma principalmente a te e a Guido. Prego Iddio che ciò mi sia concesso. PregaLo anche tu.
Ti abbraccio Antonio
Papà
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