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15 dicembre 1993 – Alla moglie Adriana

15 dicembre 1993

Adriana,

ho seguito oggi, alle 18, il programma “Coraggio di vivere” sul canale 2 della TV. Guido si è comportato bene: il suo intervento è stato misurato, pacato ed appropriato. Ha detto cose giuste e rispondenti alla verità. Ma mi domando chi fa sue le cose vere e giuste che ha detto in difesa di suo padre?

Hai scritto varie lettere: risposte cortesi e di circostanza. Inutili, quindi. Anch’io ho scritto: Ho chiesto o la libertà o il processo. Ho il diritto sacrosanto di chiedere ciò dopo un anno di carcerazione preventiva. Non gli è bastato un anno. E’ stata chiesta la proroga della detenzione per ulteriori indagini. Poi si chiederà ancora del tempo. Il maxi-processo che portò alla sbarra circa 500 mafiosi si istruì in circa due anni. Il mio processo di cui sarò unico imputato, si avvia alla stessa durata. C’è da insuperbirsi……!

Decorso l’anno previsto dalla legge di detenzione preventiva (il 24 p.v.), non verrò messo in libertà. Motivi: sono socialmente pericoloso ( io che ho difeso la società per 35 anni !); posso darmi alla fuga (sì, certo : all’Inferno); posso inquinare le prove (sì, certo: dando alle fiamme gli archivi della Questura di Palermo, del Ministero dell’Interno, del S.I.S.D.E., ove si trovano le prove del mio operato di decenni di lavoro e sacrifici oppure andando in giro a minacciare con arma in pugno testimoni per costringerli a dire il falso e negare la verità….!).

Mi domando perché accade tutto ciò ? Che vogliono da me, cosa vogliono fare di me?

Possibile che nella mente e nell’animo di uomini vi sia tanta sicurezza che in processo verrò ritenuto colpevole e condannato, tanto da far considerare questa preventiva detenzione un acconto sulla pena da espiare? E se sarò assolto? Se sarò assolto avro 100 milioni, dopo qualche anno: risarcimento di una vita distrutta. Senza scuse, naturalmente, perché non previste dal codice…!

Potrei scrivere sull’argomento ancora tante pagine. Ma è inutile. E patetico. Per ora attendo ancora: nello stato d’animo di chi appena sorge l’alba (io la vedo sempre sorgere), subentri subito l’oscurità della sera. Desiderio intenso di accorciamento del tempo. (Hai letto “La pelle di zigrino” di Honorè de Balzac?). Nel romanzo il protagonista non voleva ciò naturalmente: ma il patto era quello..! Io, invece, voglio il contrario: che la pelle di zigrino si rimpicciolisca presto, desidero che il tempo passi velocemente, il più velocemente possibile. Oppure nello stato d’animo di chi vuole addormentarsi per svegliarsi solo all’alba, al sorgere del sole continuare a dormire senza interruzione sino a che perdura la notte, anche se la notte è senzafine……..

Dì a Guido di acquistare per te il libro di Eleonora Pimentel Fonseca (a mie spese), dovendo essere un mio regalo. Allegato foglietto sul libro.

Raccomanda ad Antonio, a nome mio, di essere prudente, cauto ed accorto con l’auto, la pistola e la ragazza. Sono tre cose pericolose…! (Anche se utili e piacevoli). Baci