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Il mio elaborato sull’omicidio dell’on. Pio La Torre

  FATTO

 

Alle ore 9.00 circa del 30 aprile 1982, in Palermo, Piazza Generale Turba, l’Onorevole Pio LA TORRE – Segretario Regionale del P.C.I. in Sicilia – ed il suo autista Rosario DI SALVO venivano uccisi a colpi di arma da fuoco da non meno di quattro individui.

L’autovettura 131 Mirafiori targata PA 629857, aveva poco prima lasciato la via E. Carapello ove al civico 10 abitava il parlamentare, ed era diretta al Corso Calatafimi, ove ha sede la Segreteria Regionale del P.C.I.; poco dopo aver superato la porta carraia della Caserma “SOLI”, veniva bloccata dall’auto Ritmo avente targa PA 498976, contraffatta, proveniente dal senso opposto.

Da questa vettura balzavano in terra due individui che aprivano il fuoco con armi automatiche contro il Deputato ed il suo accompagnatore, spalleggiati da altri due nel frattempo sopraggiunti con la moto HONDA targata PA100382, che evidentemente seguiva la Fiat 131.

L’autista DI SALVO, in un estremo tentativo di difesa, esplodeva alcuni colpi di rivoltella Smith & Wesson 38 di cui era in possesso, senza riuscire però a colpire alcuno dei criminali; l’On.le LA TORRE, nonostante titolare di licenza di porto di pistola era in quel momento disarmato.

Sul luogo del delitto venivano rinvenuti numerosi bossoli calibro 45, esplosi da almeno due armi automatiche.

Poco dopo, a breve distanza, in via Gino Marinuzzi, venivano trovati i mezzi utilizzati per l’azione criminale: la Ritmo data alle fiamme e la HONDA con i fili dell’accensione manomessi.

L’auto era stata rubata a Palermo il 30 marzo c.a. al proprietario Barresi Michele, mentre la moto il 26 aprile c.a. a Li Bassi Vincenzo.

 

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