Aperta a Milano una filiale della setta che si dice in contatto diretto con la Madonna
Lo strillone del segreto di Fatima
(da “il Giornale” – 23 luglio 1993)
Trent’anni, corporatura robusta, barba folta e una professione insolita: propagandista dei segreti della Madonna. Anzi, nel segreto per eccellenza, il terzo di Fatima. Quello che il Papa non si decide a rivelare forse perchè non è più un mistero per nessuno. Negli ultimi dieci anni la profezia mariana del 13 ottobre 1917 sul “grande castigo per l’intero genere umano nella seconda metà del XX secolo” è stata pubblicata almeno una decina di volte in varie parti del mondo. Per Giorgio Bongiovanni però, il profeta che sostiene di aver ricevuto l’incarico pubblicitario direttamente dalla Beata Vergine, l’apocalittico messaggio non è conosciuto abbastanza. Occorre ripeterlo e ripeterlo per favorire la conversione di un mondo sempre più corrotto ed imbarbarito. La Madonna di Fatima è stata fin troppo chiara: “Se l’umanità non dovesse ravvedersi sarò costretta a lasciar libero il braccio di mio Figlio. Allora Dio castigherà gli uomini con maggiore severità di quanto non abbia fatto con il diluvio”.
Che la minaccia sia tutt’altro che una metafora Bongiovanni ne è pienamente convinto. Anche perchè avrebbe ricevuto dal Cielo segnali che lui giudica decisamente convincenti. Cioè cinque stigmate su piedi, mani e costato. Piaghe profonde che sanguinano periodicamente enon si rimarginano mai. I medici che l’hanno visitato sostengono che “il fenomeno sfugge alle leggi fisiopatologiche attualmente conosciute alla scienza medica””. Bongiovanni, che da buon manager del soprannaturale non lascia nulla al caso, distribuisce le fotocopie dei certificati sanitari. A sottoscrivere il mistero delle sue stigmate sono stati finora gli illustri luminari Maria Luisa Viel, di Vicenza, Federico Finatti di Copparo, in provincia di Ferrara, e Stanis Previato, che è anche specialista in neuropsichiatria, dell’Usl di Rovigo.
Eppure le stigmate non sarebbero l’unico contatto di Bongiovanni con l’ultrasensoriale. Il profeta, che è sposato e padre di un bambino di otto anni, racconta di aver avuto dall’89 a oggi decine di visioni della Madonna e di Gesù. Neppure a Medjugorie sono stati realizzati simili record. L’apparizione cruciale è stata quella del 2 settembre ’89, a Fatima, quando Bongiovanni ricevette le stigmate. ” Dal petto della Madonna uscì un raggio luminoso che mi colpì le mani”. Il propagandista mariano sostiene di aver provato in quel momento un dolore lancinante. Poi la pelle del palmo si deformò come se un invisibile chiodo stesse per bucarla. ” Nei giorni successivi si formò – il racconto è sempre del veggente – la piaga che poi si allargò progressivamente” . Adesso il dorso e il palmo delle sue mani sono rivestiti da una spessa e misteriosa crosta scura che, lui sostiene, si trasforma in sangue in occasione delle quasi quotidiane apparizioni di Cristo. “Gesù – rivela Bongiovanni – mi dice che l’umanità sta attraversando un momento gravissimo e che il più grosso errore delle religioni è quello di aver diviso gli uomini”. La Madonna a Madjugorie sostiene il contrario, ma non importa. Non è l’unica interpetrazione teologica bizzarra di Bongiovanni. E’ convinto che anche gli Ufo altro non sarebbero che entità angeliche, inviate dal Cielo. Alla luce di questa teoria rilegge la Bibbia e individua per esempio nel pesce che inghiottì il profeta Giona un’astronave extraterrestre. Anche la chiesa sarebbe a conoscenza, secondo Bongiovanni, di questa “verità” ma si guerda bene dal riverarle. Vescovi e Cardinali sono, per la maggior parte, secondo Bongiovanni, troppo legati dal potere temporale. Convinzioni che il profeta va ripetendo ormai da tre anni in tutto il mondo – è stato in Russia, in Sudamerica e in Africa – e travasa sulle pagine di una rivista intitolata “Nonsiamosoli”. Dalla pubblicazione è poi nata un’associazione senza tessere, nè gerarchie che da porto Sant’Elpidio, nelle Marche, si sta allargando al resto d’Italia.
Qualche settimana fa il “profeta” mariano è arrivato a Milano per annunciare l’apertura di una “cellula” del suo gruppo. Faranno conferenze, pubblicheranni libri e riviste, diffonderanno videocassette. L’obbiettivo è sempre quello, far conoscere il terzo mistero di Fatima. C’è ancora una cosa che Bongiovanni non sa fare: i miracoli. Ma quando il cielo gli concederà la possibilità di maneggiare il soprannaturale ha già in mente un programmino ben definito. Sterminare mafiosi e terroristi con un cenno della mano. E nessuno dica che la pietà è una virtù cristiana.
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